Il design della comunicazione rappresenta tutto ciò che oggi un’impresa può fare al fine di trasmettere al mercato la propria identità, il proprio brand, i propri prodotti e servizi, i propri valori, la propria personalità di marca.
Non è una singola attività a sé stante, è un approccio olistico e rappresenta l’intera architettura della comunicazione d’impresa, l’intero processo di attività.
Il linguaggio dei segni, la scrittura, il visual design, la fotografia e le arti visive in generale, il web design (oggi nell’accezione più allargata di user experience e user interface design), la progettazione dei contenuti multimediali, il sound design, l’information design. Insomma, tutte le sfaccettature della comunicazione, dal mondo offline a quello digitale, sono i pilastri alla base del Design della comunicazione.
Cosa fa un designer della comunicazione
Essere un progettista della comunicazione, oggi, vuol dire padroneggiare una vastità di competenze che un tempo erano più distribuite tra persone diverse.
Bisogna gestire in autonomia e con competenza un intero flusso che passa attraverso diverse discipline e nuove skills con cui fare i conti ogni giorno: dal graphic design tradizionale al design delle interfacce e dei prodotti digitali, dal brand design al content design e al visual content design, passando per il design delle presentaazioni delle informazioni. Non è escluso anche il mondo del copywriting e soprattutto il prompt design dell’Artificial Intelligence.
Non si può essere uno specialista in tutte queste discipline, ma è fondamentale riuscire a orientarsi molto bene mantenendo il focus profondo sulle proprie verticalità.
Nel mio caso, le verticalità riguardano la progettazione e la composizione grafica di tutti gli elementi di identità visiva di un brand, ma anche di un luogo o di un evento, la post produzione e l’elaborazione creativa dell’immagine digitale, l’impaginazione editoriale e digitale, il design delle interfacce web e dei prodotti digitali, la progettazione di presentazioni e ormai anche tutta la produzione di immagini digitali attraverso l’intelligenza artificiali generativa.
Se il progetto lo richiede, per quel che mi riguarda, anche la composizione musicale.
Una frase che ho ascoltato una volta da un grande creativo italiano durante una lezione di un master in Comunicazione, credo rappresenti una sintesi di tutto questo:
A cosa serve un designer della comunicazione?
Avere a propria disposizione un progettista della comunicazione, per un’impresa o un professionista, può voler dire niente e può voler dire tutto.
- Può voler dire niente se si pensa che per la propria impresa, per quanto piccola sia, non sia necessario investire denaro e risorse per la comunicazione; e soprattutto se si pensa che, grazie
alla semplicità di accesso agli strumenti digitali, oggi si possa fare tutto da soli.
- Può voler dire tutto se invece si crede ancora che per fare le cose per bene e ottenere risultati concreti sia necessario affidarsi a dei professionisti del mestiere come in tutte le cose.
Ecco, solo nel secondo caso, oggi io sono quella figura che può essere in grado di gestire per te e per la tua impresa la progettazione, la creazione, il processo e lo sviluppo di tutte le attività citate ed elencate di seguito.
Posso farlo perché lavoro sul campo in prima persona, ma soprattutto perché collaboro con tante figure professionali che sono in grado di costituire un team di lavoro più allargato.
Posso farlo direttamente per le imprese, o posso farlo supportando i team delle agenzie che lavorano per le imprese.
Ecco i servizi che offro
Definire il cosa, il come, a chi comunicare per aumentare la visibilità del proprio marchio è un’attività non da poco e andrebbe affidata a chi sa come fare e quali strumenti utilizzare per farlo.